Promozione in Serie B1 maschile

#11 - le partite viste dal campo

In questa sezione troverete tutti gli articoli sulle partite di Serie C scritti da The Matt #11 uno dei nostri giocatori di Serie C: le partite viste dal campo!

23/02/08 - 18a giornata ASD Pallavolo Saronno - AG Milano 3-0

(37-35 / 25-20 / 26-24)

Partitona doveva essere e partitona è stata e non inganni il trenta che RingoStar e compagni si sono portati a casa, perché solo il secondo set è stato vinto nettamente. Il terzo, ma soprattutto il primo, sono stati una battaglia autentica: pallavolo superiore (per me piccolo e inutile schiacciatorino da quattro soldi poi...). Se ci si concentra sui dettagli inoltre, si comprende come questa gara sia stata perennemente in bilico (l'arbitraggio mi è parso buono, fra l'altro) e dunque bastava proprio poco perché la partita pendesse da un lato piuttosto che dall'altro.

Veniamo dunque all'incontro: a differenza dell'andata, l'AG schiera il portentoso Antonicelli (specialmente in ricezione), Perry al palleggio e Beltrami opposto, i centri sono O'Fico Lenihan (checcè ne dica "qualcuno" sempre più bbono) e Bertinelli, la coppia di schiacciatori è composta da Perfetto e Seregni. Saronno risponde con Zarathustra (gara capolavoro, quindi "Zarathustra" gli calza a pennello oggi) col Puffo d'opposto, il MagoMerlino e SuorGerbella da Calcutta al centro, Ale(ssio)Rossi ed Escrescenza di banda ed ElChupacabras con la sua orripilante maglia fosforescente (chissà le mutande...).
Il primo set non è da serie C, nella maniera più categorica. Mai un break vero, un punto a punto che m'ha fatto venire le orecchie a cotoletta e ha sicuramente fatto pentire Usai di non avermi schierato (ok, basta ridere: scherzavo...). Se dal nostro lato già si assapora la vena creativa dello Zarathustra, ma soprattutto quella di SuorGerbella, dall'altro la partita la fanno uno strepitoso Lenihan e un positivissimo Beltrami (che non pare fare caso della linea dietro il quale salta, picchia tutto come un dannato). Si procede appaiati fino al 16-15 per l'AG che ha un set point virtuale dopo aver ricostruito su un attacco di Ale(ssio)Rossi: Perry, palla in mano, serve O'Fico che spedisce però fuori, macchiando dunque la sua prestazione folgorante. Dal 16-16 le due squadre vanno a braccetto per parecchio, i giocatori sembrano tesi (bravi i due arbitri in certi frangenti) e il Puffo finisce dietro la lavagna per un paio errorini che tengono a galla l'AG. Quando ormai io sono steso sul lettino con i paramedici che cercano di rianimarmi, il set finisce ma non ricordo, appunto, come... Vabeh... Oh si! Ricordo che TdJ Foffy è entrato in campo per battere ed è l'ultimo ricordo che ho... Uhm... Sta cosa mi scompisce [cit.]... Comunque 37-35.

Perdere un set del genere è un boccone duro da digerire e infatti, col Puffo blu (ahahahahahah) dalla rabbia in battuta, scaviamo subito un solco di quattro punti. Il Saronno di sabato ha il pregio di un'ottima fase di cambio palla (come non ringraziare Escrescenza ed ElChupacabras per l'ottimo apporto in ricezione, se la palla cade è sempre per merito dei battitori dell'AG). Quindi i punti iniziali sono la dote che ci portiamo fino alla fine, anche se a metà set ne capita una da ricordare: doppia al MagoMerlino, l'Us(a)ignolo si improvvisa Carletto Mazzone e non la manda a dire all'arbitro, l'arbitressa coglie il cordiale complimento del nostro coach e avvisa il primo... Giallo e poi rosso... Intervistato da RadioSacraSindone, il nostro coach ammetterà: «Non ho fatto nulla che meritasse questo trattamento, ho sempre conservato il massimo decoro di fronte alle sacre icone che l'arbitro e quella °é*§$%&*@/* della su' surella rappresentano... Rosso eccessivo...» E noi siamo daccordo con lui... Gh.
Comunque: passata la paura, o meglio trattenuta la risata, Saronno tiene botta ai tentativi di Perfetto e compagni di rientrare. Il muro dell'AG si fa sentire, ma con ElChupacabras padrone della difesa e delle coperture (molti in tribuna si chiedevano come facesse a tenere certi palloni, io temo di sapere la risposta, ma la taccio per non farmi dare pure a me un rosso...) siamo anche capaci di allungare il vantaggio, chiudendo il set 25-20 dopo un capolavoro di Escrescenza su palla staccatissima.

Il terzo parziale è meno intenso del primo ma le squadre appaiono più sciolte e dunque si prendono dei rischi in attacco, alternando qualche errorino a colpi d'alta scuola. Ricordo una superlartiva diagonale stretta di Seregni (per la verità meno incisiva dell'andata la sua prova), ma anche una signora pipe di Ale(ssio)Rossi e un paio di primi tempi di SuorGerbella che han fatto gridare al miracolo (ahahahahah... Ehm...). Comunque l'inizio è ad appannaggio nostro, trascinati da Zarathustra e dal Puffo, e mettiamo il muso avanti di tre punti; quando la spietatezza sembra essere dote che non ci manca, pigliamo un giro malandrino che porta l'AG avanti. Due doppie al nostro palleggio e due difese di Antonicelli donano all'AG il vantaggio sul 18-20, con la paura del quarto set a serpeggiare e Perry che forse si dimentica di Lenihan, servendolo meno di prima. È a muro, difatti, che ricuciamo lo strappo per un set targato MagoMerlino. 22-22.
L'AG tiene il cambio palla e si procura (se non ricordo male in difesa) il doppio setpoint (22-24). Buona ricezione nostra e cambio palla dello Yeti travestito da monaca che poi va in battuta con tutti che si aspettano il punto del 23-25 per l'AG Milano: Seregni riceve in testa a Perry che gioca la carta Bertinelli (sabato, secondo me, non all'altezza del tasso tecnico al quale ci ha abituati), il MagoMerlino sale a sangue sul centro avversario e chiude la saracinesca, aprendo le mie vie respiratorie e non solo quelle. 24-24.
A quel punto ho come avuto l'impressione che l'AG alzasse bandiera bianca perché il cambio palla successivo non gira e ricostruiamo per il punto del 25-24 targato PuffoBagatin, nell'azione successiva Perry gioca ancora su Bertinelli che, stavolta, spara fuori. 26-24 e 3-0.

Come dicevo all'inizio la partita l'han fatta i dettagli, quindi onore alla prova dell'AG e complimenti ai miei compagni...

02/02/08 - 15a giornata Pallavolo Mandello - ASD Pallavolo Saronno 2-3

(26-24 / 14-25 / 25-22 / 18-25 / 8-15)

Mi sarebbe piaciuto scrivere che Saronno fa il compitino e si porta a casa i tre punti, ma qui l'unica realtà è che la scampagnata al lago è stata un calvario che si può riassumere con il titolo del ricettario "Come prendere a pallate il prossimo" di Dade Curioni. È infatti l'opposto lecchese il vero mattatore della partita, anche se non è proprio il solo ad aver giocato bene. Di contro Saronno si presenta senza ElChupacabras ma le conseguenze di questa assenza le vedremo poi...

Partiti col PoldoInternazionale come libero, Saronno sembra già faticare dalle prime battute e sceglie di lasciare Curioni senza muro dalla seconda linea ma prima che ci si renda conto di quanto errata sia la scelta, l'opposto deve piantare quattro frustate a terra, senza contare i punti dalla prima linea. Comunque la partita è un punto a punto che si caratterizza anche per l'insistenza col quale Mandello forza dai 9 metri. Escrescenza tiene molto bene (sarà forse uno dei pochi a salvarsi alla fine), ma l'FdP Internazionale è meno preciso, così RingoStar deve correre ed affidarsi ad Ale(ssio)Rossi, dato che il Puffo non è proprio in serata di grazia, e tenere i centri meno in gara in un set che non è dunque dei più sereni ma quando ti volti verso la panca e vedi... me, la voglia di fare cambi passa immediatamente (ecco che forse portarsi dietro ElChupacabras, anche solo per dare fiato alla ricezione, sarebbe stato più utile)...
Sotto 23-21, di norma, mi aspetto sempre la reazione puntuale di Saronno che, infatti, giunge sul primo tempo "quasi-soffitto" di SuorGerbella e su un diagonale strettissimo d'Ale(ssio)Rossi, ma la fiamma si spegne presto perché Mandello non molla e con tutti in adrenalina diventa difficile controbattere, specialmente se regaliamo il set su un errore rarissimo del Puffo. 26-24.

Il secondo set si riassume rapidamente: Curioni attacca solo tre palloni e Saronno si ritrova in battuta. 14-25.

A chi si aspetta una gara segnata dal set-monologo, arriva la risposta in tempi brevi di Mandello che ripropone Curioni come bocca da fuoco principale. Da noi la ricezione continua a balbettare e Mandello scappa di cinque punti, giocando in modo eccelso e proponendo non solo l'opposto come punto di riferimento, ma anche dalla banda si vedono cose egrege. Sul 19-14 anche Escrescenza salta e Usai inserisce l'Uomo del Brico per dargli respiro, ottenendo che in due casi l'arbitro chiama fuori due battute buone di Mandello, consegnandoci di fatto l'occasione di rientrare sul quale va detto che Usai ci mette lo zampino, perché opera il doppio cambio con TdJ e IlPiùForte: se da un lato il break si ricuce, dall'altro Mandello ringrazia perché si ritrova TdJ a muro e sfrutta la cosa con un paio di mani e fuori. Sul 24-20 proviamo dunque il miracolo ma Mandello resiste alle bordate d'Ale(ssio) e chiude a muro sul MagoMerlino. 25-22.

Nel quarto set l'obiettivo è semplice: contenere l'entusiamo e l'agonismo di Mandello all'inizio per poter avere l'occasioni di chiudere il parziale a nostro vantaggio e, per fortuna, così avviene. Partiamo sotto di quattro punti (10-6) con Mandello che gioca bene a muro, e cerchiamo di contenere la sfuriata tenendo sul cambio palla: ritrovato il Puffo sui suoi livelli, RingoStar ci si appoggia per ricucire lo strappo per poi proporci noi come lepre e chiudere di slancio mentre Mandello cede. 18-25.

Il quinto è il set più classico: Mandello alza bandiera bianca mentre noi facciamo bene il nostro; dal 7-8 iniziale diamo l'accelerata decisiva, insistendo sulla battuta, per chiudere 8-15, portando a casa la pellaccia dopo una gara, sicuramente, persa ai punti.

Che dire? Dopo il capolavoro con Filago occorreva una prova di diverso impatto e occorreva forse un pizzico d'umiltà. Bene invece Mandello e complimenti a Curioni. MVP.

26/01/08 - 14a giornata ASD Pallavolo Saronno - Perrel Filago 3-0

(25-16 / 25-23 / 25-18)

Più di ogni commento tecnico credo sia doveroso riportare, in prima battuta, l'intervista rilasciata da Luca "TdJ" Boffi a RadioGerontofila e ai microfoni, per la precisione, della zia odontoiatra di Carmelo Zappulla.
Alla richiesta di un commento sulla gara, il nostro MastroLindo in erba ha risposto giulivo: «Partite del genere resuscitano i morti...»; il fatto che si guardasse il bassoventre alla parola "morti" è del tutto ininfluente...

Comunque la vera novità della gara è l'assenza de ElChupacabras per un'influenza improvvisa, l'Us(a)ignolo è costretto a schierare il sottoscritto come libero, o meglio, il sottoscritto ha malevolmente messo in giro la voce, complice il ritardo del Poldo, che avrebbe giocato lui alché, sollecitati da cotanta notizia, i giocatori del Saronno hanno festeggiato tutti assieme: Zarathustra ha abbandonato la veste d'asceta per adottare un nuovo folle look anni '60: caschetto primordiale e canzoncine tipo "YellowSubmarine" ad accompagnarlo dunque, col nuovo soprannome di RingoStar, DeCaro è entrato nell'olimpo del pop/rock; Ale(ssio)Rossi ha diplomaticamente commentato così: «Matt libero??? Ma che c***o di s*******e mi tocca sentire!?»; Crescini ha espresso la sua approvazione con un risolino amarognolo e, mentre una lacrima gli solcava il viso, ha continuato a riscaldarsi. Voci di corridoio lo vedono fare stretching mentre piagnucola cose tipo: «Ci pialleranno, ci pialleranno...». Flemmatico capitan Bagatin che non ha fatto altro che sfiorarsi il bassoventre osservando il cielo, pregando che mi trasformassi in un virtuoso del bagher...
Quando ho visto lo Yeti col velo aggirarsi sugli spalti e presentarsi come "Madre Gerbella di Calcutta" ho pensato che lo scherzo dovesse pur finire in qualche modo, così il sollievo si è impadronito di tutti noi e la partita vinta è dunque merito del sottoscritto e del suo magistrale uso della pissssicologia comparata...
Ma parliamo d'altro, per una volta...

In quella che, senza vergogna, posso definire la miglior partita dell'anno, Saronno schiera il solito sestetto, con RingoStar al palleggio, il Puffo d'opposto, Ale(ssio)Rossi ed Escrescenza di banda, SuorGerbella e MagoMerlino al centro e Matron... Ehm... Il Poldo "FdP" Internazionale libero.
L'inizio gara è tutto di Barone: cinque punti tutti dalle sue mani per un inizio che ci vede presto prendere le redini del match, ed è questo che si intende quando si parla di allenatore con le idee chiare e un gruppo in grado di metterle in pratica. Tatticamente facciamo una partita esemplare, attenti a fare in modo che i due centraloni di Filago vedano palloni il meno possibile, dunque dai 9 metri tiriano il tirabile, fiaccando la linea ricettiva di Filago e affidandoci agli ottimi nostri ricettori affinché si limiti il temuto muro dei nostri avversari.
Davvero non so chi nominare migliore in campo e per una volta sono solo lodi quelle che mi sento di elargire.

Messo in cantiere il primo set, Filago ripropone Draghi e cambia palleggio: la musica cambia e l'impatto sulla gara è imponente. Saronno però è sempre avanti, sospinta da tutti gli effettivi ma una ricezione più puntuale di Filago mette in discussione un set avvincente che chiudiamo con un allungo imperioso e con un assolo di RingoStar.

Filago ruota ancora le bande e, aiutata dalla difesa, ritrova in Levianino il traino per giocarsi al massimo il terzo. Nell'unico momento in cui Saronno è sotto sono i suoi muri ad essere il principale indiziato per l'allungo. L'Us(a)ignolo chiama un provvidenziale timeout per calmare un nervosismo che fiacca i ricettori, e una volta dentro peschiamo il jolly a muro, scavando presto il solco che ferma il punteggio sul 25-18, per il più bel 3-0 dell'anno.

19/01/08 - 13a giornata Pol. di Nova - ASD Pallavolo Saronno 0-3

(22-25 / 15-25 / 16-25)

Un Saronno a tratti molto in palla, ma soprattutto con la coppia Ale(ssio)Rossi-PuffoBagatin in un'ottima vena, ha ragione di un Nova che resiste, di fatto, solo mezzo set per poi capitolare, vittima di una linea ricettiva non proprio nella serata migliore, senza offrire quella continuità di gioco in grado di impensierire il Saronno di sabato sera.

Saronno è orfana del sottoscritto, per uno stiramento, e l'Us(a)ignolo è costretto dall'illustre defezione a schierare Ale(ssio)Rossi e Crescenza in banda. Ragazzi fortunelli, non capita sempre un infortunio così propizio ad aprire la via della chiamata tra i titolari... Tze...
Comunque: l'ìnizio della gara è tutto di marca novese: precisi e puntuali col bagher e carichi come si conviene, i ragazzi del Nova spingono da ogni angolo della linea d'attacco, procurandosi presto un break importante fino a condurre 12-7. A quel punto Saronno si ricompatta e prova a rientrare punto dopo punto: l'efficacia della battuta si stabilisce su livelli tali da rendere difficile il gioco di cambio-palla di Nova, e su un buonissimo giro in battuta dello Yeti, otteniamo il sorpasso, per poi andare a chiudere di slancio su un tocco di seconda di Zarathustra. 22-25.

Secondo set e, pronti via, siamo 4-1. La coppia arbitrale ferma il gioco per un non precisato qui pro quo sul foglietto della formazione ma, probabilmente ingannate dalla "chiarissima" calligrafia del nostro coach, niente sembra richiedere l'azzeramento del punteggio e la gara prosegue... Anzi no: le due arbitresse se la prendono con un attrezzo ribaltato in un angolo (e in evidente stato di decomposizione) e, vista l'impossibilità di rimetterlo in piedi, desistono anche da questa crociata e lo spezzettatissimo set riprende con Saronno avanti di sei punti e Nova ad inseguire. Il break pare essere sufficiente per mettere il set in archivio ma Nova estrae dal cilindro un buon turno di battuta sul fin lì preciso Crescenza; l'Us(a)ignolo corre ai ripari (dentro il PoldoNazionale) e Nova opta per l'omino in maglia catarifrangente da beccare in ricezione. ElChupacabras tiene però bene e da quel momento Nova non trova più il bandolo della matassa, dal 13-13 il set si conclude 15-25.

Nel terzo, col PoldoNazionale confermato, la partita sembra presto spegnersi, l'agonismo di Nova scema (fatto salvo per Corti che trova buoni colpi) e Zarathustra fa viaggiare lo Yeti e il MagoMerlino, tenendo il Puffo e Ale(ssio)Rossi sempre caldi. Ottenuto un buon break, arriva anche la passerella d'onore per il PiùForte, che subentra al Puffo e piazza qualche buona palla, traghettandoci fino al 16-25 finale.

12/01/08 - 12a giornata ASD Pallavolo Saronno - Fabe Calcio 3-0

(25-21 / 25-11 / 28-26)

Ed eccoci qui, freschi freschi nel dopo-festeggiamenti natalizi, nella prima gara del nuovo anno, stavolta contro il Fabe Calcio tra le mura di casa. Speranzoso di poter mettere i piedi in campo e poter fare la differenza, mi sono precipitato al PalaDozio in tutta fretta, mi sono infilato la cara vecchia brooklyn in bocca (come insegna il fu-Capitan Zaffaroni) e ho indossato le scarpette coi tacchetti per trotterellare in palestra e adocchiare la rete montata e deprimermi... Niente calcetto: di nuovo pallavolo e quindi di nuovo panca fissa.
Aldilà delle mie perigliose peripezie va detto che il pubblico ha avuto sorte ben peggiore: nemmeno la CIA era a conoscenza della sorpresa che l'Us(a)ignolo aveva in serbo per questo tremebondo 2008, così il pubblico non ha potuto che subire inerme l'esordio da titolare di nientepopòdimeno che Sua Luminescenza Cranica Luca Boffi.
Sventata la concorrenza di Guido "Zarathustra" DeCaro con un attentato batteriologico che ha stroncato il suo delicato pancino in settimana, TdJ ha traghettato il Saronno in questo 3-0 del quale vado a raccontare la fredda differita.

Partiamo col solito sestetto (fatto salvo per il Foffy del quale ho già parlato): quindi il Puffo d'opposto, MagoMerlino e lo Yeti al centro, Ale(ssio)Rossi e Crescenza in banda e Satanello in maglia fosforescente. Inauguriamo l'anno nuovo con una pletora di errori gratuiti che lanciano, di fatto, il set al Fabe (dei primi 6 punti, 4 sono errori nostri); contratti e fallosi ci ritroviamo sotto di quattro e stentiamo a macinare gioco nonostante la ricezione in buona forma. Il Fabe Calcio si distingue per l'ottima gara del libero e per un'arrembante coppia di schiacciatori che per lunghi tratti trovano ottime soluzioni offensive. Dal nostro lato è il muro che ci tiene in partita: prima Crescio e poi lo Yeti creano il break che ci rimette in carreggiata, ricuciamo nella prima metà per seguitare a inseguire i nostri avversari, esibendo comunque una pallavolo tutt'altro che spumeggiante. Come spesso accade, però, il finale di set innalza la reattività di Bagatin e compagni e, propiziato da un turno di battuta positivo del Crescio, troviamo lo spunto giusto per operare il sorpasso e chiudere con un 25-21 tutt'altro che semplice.

Il secondo è invece un monologo saronnese: con un TdJ meno incerto (ammetterà ai microfoni di RadioGerontofila, intervistato dalla zia agorafobica di Candido Cannavò, di "aver avuto bisogno di un set per scartavetrare la ruggine") Saronno scatta subito in avanti, trascinata da Ale(ssio)Rossi e dal Puffo lasciato inspiegabilmente a muro a zero dalla seconda linea. Il duo Crescenza-Satanello fa bene il proprio compito in ricezione ma il Fabe, invece, tira presto i remi in barca, non opponendo dunque resistenza. 25-11.

Nel terzo parziale i nostri avversari mischiano le carte e cambiano, se non ricordo male, una banda, l'opposto e il palleggiatore. La scelta, oltre a rivelarsi azzeccatissima, capita anche a fagiolo perché Saronno perde lucidità in ricezione e si ritrova presto a inseguire un Fabe combattivo e ben lungi dall'offrire la resa anzitempo. L'Us(a)ignolo chiama i tempi a sua disposizione e, in seconda battuta, pesca dal cilindro prima "IlPiùForte" Dario Bonetti e poi il PoldoNazionale per il Crescenza. Il doppio cambio serra i ranghi del Saronno che, dal deficit di sei punti maturato nella prima metà del set, si ritrova sul 22-22, sudando le proverbiali sette camicie per rientrare in gara. Il Fabe non rimane a guardare e seguita a giocare bene da posto due e quattro, ma su un muro dello Yeti e un primo tempo del MagoMerlino, ci portiamo ai vantaggi che ci consegnano set e gara su un errore dei nostri avversari. 28-26 e 3-0.

Non proprio il livello di concentrazione che ci saremmo auspicati, ma sta bene aver preso 3 punti ed evitato di complicarci la vita contro una compagine che, trovata la quadratura, ha offerto una pallavolo buona.

08/12/07 - 9a giornata Milanotre - ASD Pallavolo Saronno 1-3

(21-25 / 14-25 / 25-18 / 21-25)

Prima vera fuga di Saronno?? No, l'AG deve ancora recuperare una gara... AHAHAHAHA... Ehm... Aldilà delle mie stupidaggini del lunedì mattina parlerei, in quel luogo nefando e tremebondo che mi ha accolto col demoniaco simbolo del biscione, di una gara dai due volti in quel di Milanotrè, gara che ci ha concesso tre punti d'oro su un'inseguitrice come Filago, attendendo il recupero dell'AG.
Dicevo: i due volti di una partita segnati dall'ingresso della coppia Contin-Leoni nella formazione di casa: il vero spartiacque tra una gara fin lì abulica e una arrembante, ma andiamo con ordine.

Milanotrè schiera Tinti e Boccaletti (davvero maestosa la prestazione del palleggiatore, per quanto mi riguarda), Marrocco e Tartari (complimenti anche a Ricky, partitona) e la coppia Cuzzola-Giovanardi al centro con Giugni libero. Saronno risponde col solito sestetto: Zarathustra e il Puffo, lo Yeti e il MagoMerlino al centro, Ale(ssio)Rossi e Crescenza di banda ed ElChupacabras con l'inguardabile maglietta fosforescente.
Dopo quattro azioni sono già tre gli errori gratuiti per Saronno, il risultato è che la sveglia deve ancora venire mentre di là Tinti fa viaggiare i centrali e Tartari scalda i motori da posto 4 con le sue solite bordate. Sotto di tre punti e imprecisi, siamo costretti a inseguire, ma approfittando ben presto della giornataccia in ricezione di Marrocco ricuciamo lo strappo per accelerare, come al solito ormai, solo nel finale, trascinati dal Puffo e dallo Yeti al centro (ma non a muro). 21-25.

Sullo slancio del primo set, partiamo fortissimo nel secondo: Puffo fa incetta di punti (saranno 23 alla fine) e la linea ricettiva tiene bene, permettendo a Zarathustra (arbitri a parte) una buona gestione. Dall'altra parte invece si consuma il primo dei due cambi fondamentali per la gara di Milanotrè: fuori Marrocco e dentro Leoni ma lo schiacciatore non ha modo di aggiustare il set che finisce in saccoccia con un perentorio 14-25.

Nel terzo Campagnoli fa passare pochi punti prima di gettare in mischia anche Contin al posto di Boccaletti, il nuovo assetto di Milanotrè scombussola così i piani di Usai: costretti dalla vena ricettiva di Giugni, insistiamo su Leoni senza però spingere troppo sull'acceleratore, complice il 2-0 credo, lo schiacciatore però risponde per le rime e, con un efficace Contin e con Tartari estremamente risolutivo, Milanotrè tiene botta a un rilassato Saronno che nemmeno si accorge di non offrire la prestazione fin lì messa in piedi ed è costretta a subire una pallavolo pregevole per intensità e concretezza e a nulla serve l'ingresso del PoldoNazionale per migliorare la ricezione. 25-18 e 1-2.

Nel quarto Milanotrè prova a bissare la buona prova del terzo ma Crescenza e il Puffo non sono, evidentemente, dello stesso parere. Con in più un muro più puntuale nei raddoppi strappiamo nel finale di un set passato, per lo più, a inseguire e Milanotrè capitola su un muro di Ale(ssio)Rossi sul nonplusultra dei maschioni Contin e su un ace ancora di Rossi, emblematico, proprio sul fin lì ottimo Giugni. 21-25 e 1-3.

Migliori in campo la coppia Matrone-Boffi, l'emblema della pallavolo Saronno che lavora, sgobba e.... Non vede il campo. Gh!

02/12/07 - 8a giornata ASD Pallavolo Saronno - Piemme Telecom Segrate 3-2

(22-25 / 16-25 / 25-17 / 31-29 / 15-8)

Quasi quasi Segrate sbanca il PalaDozio sabato, rischiando di piazzare un bel trentone sul grugno di Zarathustra e compagni. Purtroppo, per loro, alla tardiva sveglia di Saronno non è stata messa in piedi un'adeguata risposta dei giovani e terribili segratesi che, dopo aver concretamente sfiorato (nel quarto) di chiudere il match e portare a casa i tre punti, cedono nel tie-break in una partita che ai punti, e indubbiamente, l'avrebbero vinta loro.
Ma cerchiamo d'essere più precisi nella gelida cronaca differita.

Usai rinuncia a Bagatin, non rischiandolo dopo il rientro dall'infortunio, e tiene in campo il "PiùForte" Bonetti in diagonale con Zarathustra; sulle bande Ale(ssio)Rossi e Crescenza mentre al centro viene confermato il MagoMerlino accanto allo Yeti.
Il gioco di stasera è prendere il giro il detto "il buongiorno si vede dal mattino" perché, pronti via, siamo avanti 3-0. In un paio d'azioni sembriamo essere in grado di mettere in riga Francesconi e compagni ma, contrariamente a quanto abbiamo fatto noi qualche settimana addietro, Segrate entra immediatamente in partita. Trascinati da una batteria di battitori estremamente concentrata e precisa e, soprattutto, da uno stratosferico Ciuffi (il palleggio), Segrate prima rientra in partita e poi si tiene strettissimo il minibreak di vantaggio strappato in ricostruzione. Saronno fatica a tenere a bada le jumpfloat di Segrate e non riesce a imporsi a muro per fermare il gioco di cambiopalla di Segrate. In questo, credo, la gara di Ciuffi vada incorniciata: a prescindere dalla ricezione i vari Francesconi e Chizzoli (ed il centro n° 89) riescono sempre a giocare palloni difficili da difendere così una frastornata Saronno si dimentica delle direttive imposte dalla panchina e non appone alcun rimedio allo straripante gioco segratese, se non per un Bonetti efficacissimo. Il primo set è comunque godibile, tolta la nostra ricezione, e a nulla serve l'ingresso di HomoBrikus per uno stanco Crescenza perché, dato sempre che il buongiorno si vede dal mattino, il primo pallone è un ace diretto proprio su di lui.
Shapò per Segrate (Chapeaux, Shaput, Karragunis? Che lingua del cacchio sto francese...) e 22-25, nonostante la fiammata in battuta di Ale(ssio)Rossi, altrimenti il parziale sarebbe stato più netto.

Chi si aspettava una reazione di Saronno a tanto bel gioco, o un calo di Segrate, dovrà aspettare un altro set. I nostri ricettori saltano bellamente per aria, e in prima linea le cose, invece di migliorare, peggiorano: tantissimi errori punto che costringono Usai a schierare prima il PoldoNazionale e poi a rischiare il quadricipite del Puffo, togliendo comunque il migliore in campo del primo set: Darione "IlPiùForte" Bonetti. La presenza del Puffo aiuta Zarathustra a variare di più il gioco ma Segrate, invece di abbassare il ritmo, lo innalza. Chizzoli ne piazza un paio davvero degne di nota e il set si chiude con una batosta: 16-25 e 0-2, a un passo dal baratro.

Invece che una via crucis, il terzo è una resurrezione (adoro le metafore evangeliche). Usai getta in mischia anche Cartabia e tiene in campo il Poldo e il Puffo per una partita che pare segnata. Segrate invece cala il proprio rendimento da dietro la linea dei 9 metri, e questo è sufficiente a spostare l'ago della bilancia: con palla in mano Zarathustra mostra il meglio e lo Yeti piazza immediatamente il break. Trascinati da un Puffo grandioso (25 punti saranno alla fine), non lasciamo scampo a Segrate che, invero, rimanda la riscossa al set successivo dopo aver capitolato per 25-17.

Dunque il quarto sembra all'inizio (e buongiorno) tutto in discesa: con un break di 5 punti in saccoccia la gara sembra segnata ad un finale al quinto ma siamo sotto Natale e non troviamo niente di meglio da fare che regalare 8 punti a Segrate con altrettanti errori banali (5 dei quali in attacco). Con il set di nuovo in discussione Ciuffi e compagni sentono di avere l'occasione per il colpaccio e provano ad affondare il colpo, Usai è costretto al timeout e al rientro siamo 16-16. Tra una diagonale stellare di Ciuffi (la banda) e un paio di primi tempi dello Yeti, la gara sale d'intensità e ai vantaggi Segrate ha l'occasione per chiudere. Non la sfrutta e chiudiamo noi nonostante una vibrante protesta dei ragazzi di Segrate per un motivo che ora proprio non ricordo... Brutta cosa la vecchiaia. 31-29.

Il quinto è un set tra i più classici. Frastornati per l'occasione sprecata i segratesi non trovano il mordente dei primi set. Dal nostro lato, oltre al Puffo imprendibile, il grande Poldo (grande perché è grande da qualsiasi angolo lo si analizzi, bagher, stazza, carisma e via discorrendo...) mette ordine alla linea ricettiva e il set, chiuso a 8, non è mai in discussione.

Giù il cappello a Segrate e, soprattutto, a Ciuffi, Francesconi e Chizzoli.

24/11/07 - 7a giornata Eurocoltellerie Novate - A.S.D. Pallavolo Saronno 0-3

(10-25 / 22-25 / 18-25)

La miglior Saronno dell'anno, per ora, sbanca la palestra di Cornicione con una prestazione a tratti magnifica, nonostante un Novate volenteroso e combattivo che ha reagito ad un primo set che avrebbe spezzato le gambe a chiunque, ma andiamo con la fredda differita.
I padroni di casa schierano Rov(t)ellini e Bellina, Il Maldi con Gandioli di banda e il mio Geme al centro (non ricordo come si chiama l'altro centrale), Orrù è il libero. Saronno invece arriva a Novate con defezioni illustri: il Puffo è ancora acciaccato e Satanasso (alias El Chupacabras) è strozzato d'antibiotici; Usai opta dunque per il PoldoNazionale come libero e conferma il "PiùForte" Bonetti d'opposto lasciando invariato il resto del sestetto rispetto alla norma.
Temiamo, e a ragione, la compagine di Zisa e mentalmente l'impatto sulla gara è superlativo. Concentrati e precisi (e supportati da un'ottima prestazione del Poldo e dello Yeti) facciamo un sol boccone di un Novate che sbaglia molto poco ma che stenta a metter giù la palla. Il Geme, sorvegliato speciale della nostra prima linea, fatica a dettare la sua legge così, trascinati da Ale(ssio)Rossi, strappiamo immediatamente, chiudendo un set perfetto per 25-10.
All'ovvia flessione del secondo corrisponde una reazione di Novate che si concretizza in una gara vibrante anche se è fin dalle prime battute che si evince chi sarà a inseguire e chi a fuggire. Al Maldi vanno i miei elogi per la prima parte del set, suo il là per il ritorno in pompa magna di Novate che reagisce rabbiosamente ma che seguita a faticare in prima linea se non per delle fiammate dei singoli, come poi fa Bellina nel finale, ricucendo definitivamente lo strappo sul quale però Saronno replica a muro, col MagoMerlino, chiudendo il parziale per 22-25, subito dopo l'apprezzabilissimo ingresso del supermaschione Trespi.
Nota a margine: è verso la fine del 2° che il "signor" DiPasquale (Pres. Novate ndr) se ne va, spero per fare qualcosa di socialmente utile, tipo mangiare da MacDonald, perchè i cari vecchi burger di marca saranno meno indigesti delle "polpettine" di stasera!
Nel terzo Zisa mischia le carte: fuori Gandioli, Bellina di banda e dentro Trespi d'opposto; la squadra sembra migliorare davanti ma è dietro che i ricettori novatesi saltano dopo due set positivi. Così Rove è costretto a fare gli straordinari, obbligando però i suoi attaccanti a giocare contro il muro a due, con le conseguenze del caso. Dal nostro lato del campo, aiutato da un'arbitressa all'altezza, a mio modestissimo parere, della situazione, Zarathustra fa un'ottima figura anche se molto va dato alla coppia Crescini-Giudici, sicuri e precisi sulle battute di Novate. L'epilogo, con di nuovo Saronno completamente in palla, sembra scontato: rintuzzato l'ultimo assalto di Novate chiudiamo dopo un finale di marca Bonetti-Yeti, il primo in attacco e il secondo a muro.

Di norma sono più facile alla critica che all'elogio, ma stavolta debbo dire che abbiamo fatto proprio una buona gara.
Onore anche a tutti i miei amici (alcuni carissimi) di Novate: peccato per la maglietta che avete addosso, proprio non vi dona; ma vi voglio bene lo stesso.

17/11/07 - 6a giornata Pallavolo Saronno - Biokosmes Parabiago 3-0

(25-21 / 25-22 / 25-22)

In quel del PalaDozio si consuma la peggior prestazione della pallavolo Saronno dall'inizio della stagione (amichevoli comprese) buona solo per i 3 punti e per il non aver lasciato dietro nessun set agli ospiti.
Qualcosa di cui accontentarci, temo.

Ma andiamo alla gara: orfani del Puffo Bagatin (salterà anche la prossima stando alle informazioni pervenute) per un risentimento muscolare, e di Oenzo Cartabia (conciato come Tutankamon, quindi bello da vedere, tutto sommato) con la schiena incartapecorita, scendiamo in campo col MagoMerlino al centro e "IlPiùForte" Dario Bonetti a sostituire il suddetto Puffaccio.
La partenza ha l'aria del calvario per Parabiago: murati per tutti i primi punti, i ragazzi del buon vecchio Giulio Carini sembrano faticare a star dietro a Saronno ma per ovviare a quest'incombenza ci pensiamo noi offrendo un nugulo di errori che riportano presto la gara in discussione. Una volta preso coraggio i nostri avversari spingono tantissimo dalla linea dei nove metri, cercando spesso gli angoli con delle jump flot assai efficaci. Dal nostro lato del campo c'è una mancanza di mordente che si evince dalla sufficienza col quale la partita viene affrontata. Usai non ritiene idoneo nessun cambio così, sorretti dal muro dello Yeti, strappiamo solo nel finale con il break vincente. 25-21.
Nel secondo set la musica sembra assai diversa. Nonostante l'arbitro che si diverte al "Daje allo Zarathustra", Saronno sembra finalmente in grado di imporsi e piazza all'inizio un ottimo break. Usai getta dunque in mischia il Poldo nazionale, sostituendo Crescenza, ma la rilassatezza generale produce prima un ritorno in pompa magna di Parabiago e poi l'ingresso anche dell'uomo del Briko per aggiustare la ricezione di un irriconoscibile Satanello. Con le due nuove bande in campo riusciamo a rintuzzare il ritorno di Parabiago che, in alcuni frangenti quasi ce la regala con degli errori grossolani. 25-22.
Il terzo set è più combattuto nel punteggio che nella gara in sè e, di nuovo, è la buona vena a muro dello Yeti a consegnarci il break sufficiente a darci la serenità giusta per chiudere, ma il climax di nervosismo che serpeggia per la brutta gara raggiunge il suo zenit quando Zarathustra si fa dare un giallo francamente inutile, mentre TdJ viene lasciato inpiegabilmente a maggese e Darione Bonetti produce il meglio della sua partita in un finale che chiudiamo con sommo sollievo per il sottoscritto che ha assistito ad uno spettacolo, sinceramente, bruttino.

10/11/07 - 5a giornata Ag Milano - Pallavolo Saronno 2-3

(25/18 25/14 15/25 24/26 10/15)

Purtroppo non posso venir meno alla mia nomea di Cassandra e, come appunto ipotizzato malauguratamente settimana scorsa, ecco un classico esempio di come non approcciare una partita quando lo slancio di quella precedente aveva dato chiaro il segno di cosa andava evitato 'sto sabato.
Capita a tutti di presentarsi in campo un po' più tardi rispetto al fischio d'inizio dell'arbitro ma almeno, quando l'avversario è forte, ci si potrebbe togliere la tutina di ghisa un filo prima del 2-0, anche giusto per non dare a chi sta di fronte l'immagine di una preda troppo banale da catturare.

Comunque andiamo con ordine: i padroni di casa schierano Perry e Beltrami, al centro Bertinelli e "O' Fico" Lenihan e di banda Seregni e Perfetto, con Tronconi libero. Apro una "parente" (prego cogliere la colta citazione) per sottolineare la contentezza di aver rivisto Simone Perfetto di nuovo zompettante e in forma, non avevo avuto occasione di reincontrarlo dopo l'infortunio, dunque è stata una piacevolissima constatazione... Chiusa la "parente"...
Saronno si presenta priva di Oenzo Cartabia, infortunato, e schiera dunque il MagoMerlino al centro assieme allo Yeti, la diagonale Ale(ssio)Rossi e Crescio di banda, Zarathustra col Puffo a menar la boccia e il solito Satanasso in maglia gialla.

L'inizio è scoppiettante, per l'AG, che approfitta velocemente del non pervenuto di Saronno, surclassandola dalla linea dei 9 metri e con una difesa bella attenta. I nostri ricettori perdono presto la trebisonda, o meglio non si accorgono che la partita è iniziata e con un Seregni magnifico l'Ag chiude agevolmente il parziale, ripresentandosi nel 2° set con la medesima voglia di fare bene, mentre invece da noi ancora le cose vanno maluccio. Tartassato dalle doppie (non mi piace il fiscalismo della serie C, specialmente se paragonato alla manica larga che si applica in A1) Zarathustra sembra faticar a dettar la sua legge; il muro dell'AG, con l'ovvio Bertinelli, ringrazia e Usai getta in mischia l'uomo del Briko per uno spento Crescini. Il prode creatore del Pallolello da più ordine in seconda linea, contribuendo alla timida sveglia saronnese, ma dall'altro lato della rete Perry tiene caldo uno strepitoso Seregni e l'Ag chiude un uno-due tremendo con due set da incorniciare, peccato che Saronno non ci sia stata, magari ne usciva una partita più bella.

Il terzo set è tra i più classici: l'Ag pare appagata e abbassa il suo rendimento in attacco, al contrario orgoglio e rivalsa si impadroniscono di Saronno e i primi punti arrivano dal fondamentale sin lì meno in evidenza, e cioé il muro. Saronno scappa subito e si porta avanti, trascinati dal Puffo, andando presto a chiudere con un 15-25 che segna la svolta della gara, anche e soprattutto per chi la sta guardando.
Quarto set e la musica pare non cambiare: lo Yeti ne piazza un paio delle sue, il Crescio sale in ricezione (già rientrante dal set precedente) e Saronno prova a scappare, ma dal turno di battuta dello bonazzo Lenihan scaturisce il ritorno in partita dell'AG: un ace, un muro e un paio di errori nostri rimettono in carreggiata la compagine del Truch Pandolfi ed è finalmente pallavolo vera e intensa. Dal 10-10 si gioca punto a punto, i break si contano col contagocce e la gara diventa veramente bella, oltre che emozionante, così l'epilogo è ovviamente ai vantaggi nel quale la spuntiamo noi su un errore di Perfetto 2-2 e tie break.
Frastornati dal pareggio, i giocatori dell'Ag sembrano ritrarre un filo gli artigli (apparte Tronconi, l'ultimo ad arrendersi); col Puffo acciaccato ma in cattedra, Saronno mette immediatamente il muso avanti chiudendo prima virtualmente (una pipe capolavoro di AleRossi) e poi letteralmente un match che, ammetto, non ha offerto lo spettacolo che m'aspettavo, anzi... Rimane l'averci creduto fino in fondo, oltre ai due punti presi.

03/11/07 - 4a giornata Pallavolo Saronno - Hyundai (Younday... Hazlumy... Come cacchio si scrive???) Chiavenna 3-0

(25-20, 25-22, 25-22)

Terzo 3-0 di fila questo tra le mura amiche del PalaDozio, e altri 3 punti che ci proiettano alla sfidona di settimana prossima contro l'AG Milano con uno slancio spero più congeniale alla difficoltà dell'impegno, perché per certi versi i ragazzacci di Sua Maestà Iosi hanno rischiato di renderci il boccone più amaro di quello che nei fatti è stato.

Ma andiamo con ordine:
orfani di Crescio, del suo ciuffo sverso (brusio dispiaciuto del pubblico per il suo infortunio) e del Matrone (esplosione ilare e compiaciuta del pubblico) Saronno schiera Lello "OmoBrikus" Dallari e il suo bagher fulminante e Oenzo Cartabia al centro al posto del MagoMerlino, conservando, per il resto, il solito sestetto.
Tre set quasi in fotocopia che ci vedono inseguire i valchiavennini (si vede che uso Wiki) fin dall'inizio.

Pronti via e siam sotto di tre punti, punti che Chiavenna prova a tenersi cari come un anello con zircone ma che, per eccessiva foga a volte e per qualche buon muro saronnese le altre, non riescono a tenere fino in fondo, subendo il rientro nostro e perdendo il primo parziale con un solo apparentemente netto 25-20.
Lo slancio dei giovani dello Hyundai (Jounday? Yaundyu? Ambrosia?) nel secondo è ben più imperioso: guidati dalla loro chioccia e mentore in palleggio, sulle bande si vedono le cose migliori e Saronno deve fare Saronno per rintuzzare l'entusiasmo avversario sul 17-17, guidati specialmente da Ale(ssio)Rossi, da un Puffo abbastanza positivo ma da una ricezione non precisissima, nonostante l'ovvio ottimo apporto dell'uomo del Briko. La difficoltà nel trovare i giusti equilibri dietro è chiara ma ciò non ci impedisce, sotto di quattro punti, di trovare gli attributi per applicare le giuste contromisure e così i giovinastri terribili si disuniscono il necessario per il sorpasso che otteniamo con dentro il MagoMerlino per Oenzo, infortunatosi alla mano. 25-22.

Stessa musica nel terzo: Chiavenna parte avanti ma dai muri dello Yeti e di Ale(ssio)Rossi si evince che c'è la voglia giusta per chiudere il set, così, una volta conquistato un buon break, Usai prova a dare respiro a Zarathustra e al Puffo, operando il doppio cambio.
Con dentro TdJ Foffy e DarioneBonetti è però il resto della compagine a rilassarsi e Chiavenna non aspetta altro: gap ricucito e di nuovo doppio cambio; forti di un punteggio che non lascia spazio alla tranquillità e di nuovo aiutati da qualche errore gratuito di Chiavenna, troviamo un nuovo break importante che regala al pubblico l'ingresso in campo di PoldoGiudici: primo pallone di ricezione (ovviamente perfetto) e boato del PalaDozio, felice di riabbracciare il suo Poldo nazionale. 25-22 e 3-0 finale (tiè, beccatevi ste rime).

P.S.: Tutto il mondo aspettava il colpo che ha reso famoso Raffaello Dallari: il temibile, incommensurabile, strabordante e sesquipedalmente lussureggiante PALLOLELLO. Purtroppo OmoBrikus non ci ha donato il suo illuminante colpo, sarà per la prossima volta...

23/10/07 - 2a giornata Pallavolo Saronno - Polisportiva Mandello 3-0

(25-16 / 25-16 / 25-17)

Un Saronno, nel complesso, in palla, colleziona il primo successo stagionale pieno tra le mura amiche contro un Mandello apparentemente rinunciatario e privo di quella cattiveria agonistica che dovrebbe caratterizzare chi intende fare lo sgambetto a quella che, sulla carta, viene indicata come una delle pretendenti al titolo.

Usai schiera il sestetto titolare che, passando per i muri dello Yeti e del Cresciolo, mette immediatamente il muso avanti per poi capitombolare su alcune imprecisioni che rendono subito il favore a Mandello e lo tengono a galla. Il fuoco è però di paglia, e nonostante l'intensità delle bande lecchesi (opposto in testa) l'Ale(ssio)Rossi fa il bello e il cattivo tempo, dando il là a un set particolarmente ispirato che ha in tutti gli effettivi un rendimento che si manterrà su buoni standard anche nel set successivo. 25-16.

Il secondo set è appunto caratterizzato da una prova corale assai positiva, DeCa (aka Zarathustra) si gode una ricezione precisa e smista, o meglio pontifica, un po' in tutte le direzioni, ottenendo ottime risposte da un Puffo particolarmente spietato e dai due centrali. Il set non sembra essere mai in discussione e si chiude col medesimo punteggio del primo: 25-16.

Nel terzo Usai opera l'unico cambio della gara, dando fiducia a Oenzo per un comunque ottimo MagoMerlino al centro: la rilassatezza saronnese però sveglia Mandello che, di nuovo trascinata dal suo ottimo opposto, tiene botta spingendo parecchio dai 9 metri e alzando il livello della difesa. Dal nostro lato del campo arrivano invece troppi errori dal fin lì ispirato Ale(ssio)Rossi e dalla linea ricettiva e, una volta dilapidato un vantaggio consistente, Usai è costretto a chiamare un time out sul 15-15 e a mettere ordine nei jovini e paffutelli virgulti in maglia biancazzurra. Una volta tornati dentro e ottenuto il cambio palla, è sulla battuta dello Yeti che la partita, di fatto, si chiude perché il cambio palla successivo è sul 23-16 per Saronno che ottiene la vittoria su un attacco del Puffo, fissando il punteggio sul 25-17 per il 3-0 finale.

P.S.: Di nuovo migliore in campo: il sottoscritto... Grandi scatti a recuperar palloni (tra un punto e l'altro) e ottimo in rice, zero errori!!

13/10/07 - 1a giornata Lame Perrel Filago - Pallavolo Saronno 2-3

Big match un filo sotto le aspettative, per quanto mi riguarda, dal punto di vista meramente tecnico, che per metà gara abbondante fa mettere il muso avanti alla squadra che sbaglia meno, senza esondare in momenti di pallavolo d'alto livello se non nei set finali, ma andiamo con ordine.

I primi due set sono uno la fotocopia dell'altro: l'arbitro mette subito bene in chiaro che chiamarsi DeCaro non sia sinonimo di gratuita considerazione e fioccano doppie, sia a lui che a Luetti, per tutto il match. L'1-1 iniziale, come computo set, matura sulla riga del "chi sbaglia meno vince", il primo va ad appannaggio loro, il secondo va a noi.

Terzo set ed è finalmente bella pallavolo, ma solo dal lato bergamasco del campo. Doneda e il giovane centrale col numero 1 scavano il solco e quando anche Draghi cava dal cilindro qualche colpo da applauso Saronno pare ancora mentalmente al palo, fatto salvo per Crescio che regge benissimo il super lavoro dietro e si fa sentire con continuità davanti, seguito da Ale(ssio)Rossi anche lui ispirato in banda ma a corrente alterna. DeCa pare subire il continuo fischiare doppie che viene dal seggiolone arbitrale e il Puffo macchia con qualche errore la sua prestazione. Insomma non sembra esserci la serenità che poi, nel quarto, esplode in determinazione per una partita che sembra scivolarci via dai ditini paffuti. Il quarto, finalmente, è pallavolo vera: tutti alzano il livello del gioco e il punto a punto che scaturisce inizia anche a dare emozioni forti a chi la partita la guarda, dunque è l'inizio di un climax che esploderà nel magnifico quinto set, e che passa per le mani del Puffo Bagatin che impegna severamente la linea ricettiva bergamasca dalla linea dei 9 metri; due cambipalla e accade l'irreparabile: non ho ben afferrato quale fosse il problema ma Filago subisce due fischi diretti per fallo di posizione, putiferio sotto il seggiolone e vantaggio di 5 punti per Saronno. L'impressione è dunque che il set finisca lì ma Filago non molla e ce la rende davvero difficile, obbligando Usai al timeout prima della chiusura del parziale ad appannaggio nostro, 2-2 e tiebreak.

Quinto set e, pronti via, 3-0 per noi, Filago sembra subire solo ora il contraccolpo del marasma con l'arbitro del set precedente e il cambio campo sull'8-4 sembra il sigillo sufficiente per pensare a una gara finita ma così proprio non è. Con uno svantaggio considerevole il giovane centro di Filago va in battuta e tira a tutto braccio senza paura, break colmato e 14-13 per Saronno. Battiamo e ricostruiamo su un tuffo di Ale(ssio)Rossi ma ancora doppia al DeCa e 14-14. A quel punto la partita è ormai splendida ed è una girandola di emozioni ogni volta che una delle due squadre piazza il minibreak per andare in battuta col matchpoint in canna. Tra un muro di Leviano in verticale al Puffo e un lungolinea capolavoro di AleRossi, si passa per una palla del DeCa uscita di un niente a una diagonale stretta di Draghi che ha zittito un po' tutti fino al muro di Merlino su Luetti (se non sbaglio) che ci porta al match point trasformato non ricordo da chi per il 24-26 finale... O 25-27... Boooh...

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